19 Aprile 2024

Dargenio a tutto campo

Luglio volge al termine, incontriamo il nostro Ds Michele Dargenio nell´unico posto dove lo si può incontrare da 3 mesi a questa parte, al centro sportivo Comunale di Via Verdi: una full immersion per dare forma e sostanza alle squadre agonistiche gialloblu, dai Giovanissimi 2004 fino alla Prima Squadra.

"Non ti nascondo che ho fatto 3 mesi terribili ma gratificanti, da maggio e fino ancora a questa settimana ho lavorato tantissimo; i weekend non esistevano, tutti i giorni colloqui con i genitori o con altre società, il telefono sempre bollente, ma ora vado a farmi questi 20 giorni di vacanza con soddisfazione per quanto fatto".

Una storia lunghissima come allenatore e da 2 anni la nuova avventura come direttore sportivo.

"Sono arrivato all´Assago lo scorso anno sposando il progetto che mi è stato presentato ed era quasi metà giugno, che per certi aspetti organizzativi è anche già tardi, ma ho cercato di fare tutto il possibile per dare alla società squadre in grado di poter fare un campionato onorevole; è stata sicuramente durissima però ho iniziato a prendermi le mie belle soddisfazioni.
Nelle mie nuove vesti come Ds devo tanto a Fabio Marelli, da cui tutt´ora ho soltanto da imparare; nonostante lui dica di essere uscito dalla società, in realtà per me è pane quotidiano, mi relaziono con lui tutti i giorni e ricevo continui e preziosi consigli perchè non dimentichiamo che questo di direttore sportivo è per me un lavoro nuovo dopo 28 anni passati sulle panchine come allenatore".

Dargenio e l´Assago

"Sono onorato di far parte di questa società, e non sono queste parole di facciata, li ringrazio perchè hanno creduto in me lasciandomi sempre carta bianca; in questa società ho trovato davvero delle persone competenti all´interno di un ambiente ben strutturato, ognuno si occupa del suo compito e lo fa bene, e non nascondo quanto apprezzo anche l´arrivo tuo come addetto stampa o quello dei nuovi dirigenti che sono arrivati, questo dimostra che la società vuole migliorarsi e mi fa particolarmente piacere perchè sono aspetti che rientravano nel programma che a suo tempo avevo presentato al presidente e a Fabio Marelli.
Lo stesso presidente, Mauro Sacchi, che seppure per esigenze di lavoro non può essere sempre presente sul campo, è sempre attento ad ogni aspetto della società e anche con lui ho proficui contatti quotidiani.
Mi sento orgoglioso e l´orgoglio poi è doppio perchè mi ritrovo a svolgere un ruolo di primo piano in un momento storico e importante come i 50 anni dalla fondazione, oltretutto con la ciliegina sulla torta del nuovo campo in erba sintetica confermato in questi giorni".

Entriamo nel dettaglio della stagione prossima a cominciare, le rose ormai prendono forma e si possono fare le prime valutazioni.

"Si, ormai ci siamo, pensiamo di aver creato un buon settore giovanile e posso dire che ora, oltre al fiore all´occhiello rappresentato dalla prima squadra, anche dietro si è fatto e si farà un ottimo lavoro.
Prendiamo gli allievi ad esempio: sia per i 2001 che per i 2002 abbiamo confermato gli allenatori Carbonara e Grimaldi che l´anno scorso hanno lavorato bene ed in modo professionale.
Nei 2001 abbiamo inserito 9 giocatori che reputo di prospettiva e che possono farci fare il salto di qualità; nella scorsa stagione sono arrivati secondi ma quest´anno punto tantissimo alla conquista della categoria, non sarà facile ma abbiamo il dovere di provarci.
Anche per gli allievi 2002 abbiamo operato nuovi innesti, l´anno scorso hanno fatto benissimo centrando l´obiettivo nel campionato autunnale poi anche perchè la rosa era stata allestita al 60% delle sue possibilità abbiamo riscontrato qualche problema nel regionale ma ha comunque rappresentato un buon test da cui ripartire, abbiamo buoni propositi e buone speranze sia per i 2001 che per i 2002".

Dagli Allievi ai Giovanissimi

"Due squadre che possono fare sicuramente bene: i 2003 li abbiamo affidati ad un allenatore nuovo, o meglio ad uno staff nuovo perchè con l´allenatore Tripodi lavorano 2 ragazzi preparatissimi che fanno scienze motorie e psicologia come Alessandro Evangelista e Luca Maiocco. L´anno scorso tutti insieme allenavano i 2006, li ho cosi potuti seguire e valutare sul campo, promuovendoli di categoria.
Quanti ai giovanissimi 2004, la squadra è da considerarsi completamente nuova, pochissimi i ragazzi confermati, e nuovo anche lo staff con Colabella e Bottara che saranno gli allenatori, arrivano dalla Red Devils e sono entrambi miei ex giocatori, conosco la loro serietà, la loro preparazione e non ultima la loro umiltà".

Abbiamo tenuto per ultime le formazioni che da tradizione sono più sotto la lente di ingrandimento, Juniores e Prima Squadra.

"Alla Juniores è confermatissimo mister Massimo De Vecchi, non ha lavorato bene ma di piu, se ci sono state difficoltà nello scorso campionato le abbiamo avute quando abbiamo perso per 2 mesi il nostro bomber, rientrato lui abbiamo ripreso il ritmo ottenendo 6 vittorie di fila e terminando ad un solo punto dai playoff.
Anche nella Juniores abbiamo inserito qualche nuovo giocatore, ora sta a De Vecchi assemblarli, perchè nelle corde dell´Assago c´è quella di avere una Juniores competitiva e che possa fare un buon lavoro di preparazione dei ragazzi che poi potranno ambire alla prima squadra.
E proprio parlando di prima squadra non nascondiamo che sia cambiata tantissimo, è una rosa giovane, ma io sono fiducioso; mastico calcio da un pò di anni per cui per me un giocatore di 22, 23 anni non può essere considerato più un giovane (in termini sportivi), oltretutto sono ragazzi che fanno la categoria da 3 o 4 anni; è il loro anno questo e mi auguro che possano dare tutto quello che hanno perchè sono ragazzi di qualità, poi certo quello che giudica è sempre il rettangolo di gioco.
Certamente sono contrario alla continua ricerca di giocatori d´esperienza, perchè l´esperienza lascia il tempo che trova: quando hai giocatori che lottano, si sacrificano, e che sanno soffrire in campo, l´età non conta".

Squadra giovane e mister con tanta esperienza, il mix potrebbe funzionare.

"Abbate è stato il mio pallino, tanti allenatori si sono proposti, ma ho insistito per avere lui che con i giovani ha sempre lavorato bene, gli abbiamo allestito una rosa ampia di 23, 24 giocatori ed ora sta a lui metterli in campo nel modo migliore".


Fonte: Antonio Cucci (Ufficio Stampa)

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