L’Eccellenza raccontata a modo nostro

Agosto. Il caldo che scioglie l’asfalto e i pensieri, ma non quelli di chi sogna. A pochi chilometri dalla frenesia di Milano, il campo di Assago torna a riempirsi di speranze, sudore e silenzi carichi di attese. La Promozione non è solo una categoria, è una frontiera. C’è chi torna, chi arriva per la prima volta, e chi invece ha ancora qualcosa da dimostrare.
Il pallone riprende a rotolare sul prato sintetico di via Roma come una promessa mai dimenticata. La preparazione scorre tra amichevoli e sguardi complici. E nel silenzio di un’estate che sfuma, la stagione bussa alla porta.
Una partenza da romanzo
8 settembre, prima giornata: Basso Pavese. Il giorno prima si celebra un matrimonio, quello di Simone Bandini, e il dubbio che la squadra possa pagare l’evento aleggia nell’aria. Ma quando il calcio d’inizio arriva, Assago risponde con forza, come chi vuole farsi ascoltare. Finisce 5-1. Il primo segno è inciso sulla pietra.
Tre vittorie per cominciare, ma il calcio non è mai una strada dritta: la sconfitta con l’Accademia Pavese è un brusco risveglio. Poi il 5 ottobre, il rilancio: 4-0 alla Turbighese, un segnale al campionato. Siamo vivi, siamo qui.
I pomeriggi del girone d’andata
L’autunno scorre tra luci(tante) e ombre(poche). Le vittorie arrivano, ma mai senza lottare. Ogni partita è un tassello che si incastra nel mosaico della stagione. Ci saranno anche due stop su quei campi che notoriamente non ci permettono di esprimere al meglio le nostre qualità (Zeccone e Vistarino) ma si arriva alla pausa invernale con la consapevolezza di essere protagonisti. Certo ancora niente è deciso.
L’inverno delle prove
Gennaio si apre con il big match: Vigevano. La squadra non è brillante, ma ha cuore. E il cuore, nel calcio, batte forte anche quando le gambe non girano. Iacuaniello pareggia a 3’ dalla fine: è 1-1. Non è solo un punto. È una dichiarazione.
Seguono altre sfide dure. Ogni domenica è una battaglia. Si cade, si torna a correre o forse, meglio dire volare: tra febbraio e marzo 7 vittorie ed un pari ci portano al +4 sul Vigevano.
I record e l’attesa
6 aprile: pareggio contro il Vistarino, ma è record con 60 punti, mai così in alto nella storia gialloblù. Si supera Gallanti, si supera il passato. Dei record stabiliti da questa squadra ne parleremo in un prossimo momento perché intanto il presente chiede ancora qualcosa.
L’ultima corsa
27 aprile, ultima giornata: Assago chiama, la gente risponde. La tribuna è piena, l’atmosfera da brividi. Il destino da scrivere.
Il Settimo resiste e il gol non arriva. Dall’altra parte, Vigevano è avanti 4-3, poi… il tripudio: al 90’, l’Accademia Pavese segna. È 4-4. È finita.
L’arbitro Ginolfi di Lodi fischia. La panchina esplode e lacrime trattenute bagnano sorrisi antichi. Il campo diventa un romanzo da abbracciare. Assago è in Eccellenza.
Non è solo una promozione. È una storia di uomini, di fatica e di appartenenza. È il sogno di chi ha dato tutto, anche quando sembrava poco. È per chi c’era, per chi è tornato, per chi ci sarà.
Fonte: Antonio Cucci